Organizzare la festa per onorare il Santo Patrono è un lavoro lungo e impegnativo condotto da un Comitato Ufficiale, con sede propria, il quale può rinnovarsi d’anno in anno, ma anche rimanere in carica per più edizioni, specialmente se il suo operato riceve l’approvazione unanime della comunità. Il congruo gruppo di volontari viene incaricato con effettiva nomina del Parroco, che n’è il presidente, approvato dal Sindaco, riconosciuto dai carabinieri guidato da un presidente delegato e coadiuvato dall’intervento d’altri simpatizzanti, sostenitori della festa patronale. Ogni iniziativa è esaminata dal presidente perchè responsabile nei confronti del Vescovo.
Al comitato, inoltre, spetta il compito di organizzare anche altri annuali appuntamenti di festa che il paese ciclicamente vive, come ad esempio l’antica e rinomata fiera del Santo Patrono che si svolge durante la festa, un atteso appuntamento commerciale di scambi e prodotti locali. Gli operatori del comitato, incaricato per l’anno in corso, che sono gli stessi degli ultimi anni con qualche variante hanno rilevato, nella loro esperienza di organizzatori, la ripresa in gran stile dei festeggiamenti; grazie all’impegno profuso senza sosta è andata sempre più consolidandosi la fiducia nella possibilità di “fare una festa degna della tradizione del paese… Una tradizione molto attesa dai cittadini, a conferma della proficua simbiosi tra fede e tradizione che il paese vive, come suo patrimonio storico, intensamente in un crescendo strabiliante. La festa è, infatti, fondamentalmente momento d’aggregazione e d’incontro e, con essa, il Santo Patrono riscopre e fa suoi quei valori autentici, più che mai sentiti in una società alla ricerca di saldi punti di riferimento.” Quest’atteggiamento d’unanime ammirazione, fiducia e sostegno della comunità nella realizzazione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono, è per il comitato motivo di orgoglio e incentivo, sempre crescente, per restituire in certezze programmatiche gli indimenticabili momenti di festa … IL PROGRAMMA •I giorni della festa sono tre comprendono il sabato, la domenica e il lunedì. Un manifesto sottoscritto dal Presidente e dal Comitato rende noto alla comunità e all’hinterland provinciale, il programma religioso, con i relativi appuntamenti liturgici e di preghiera, che anno a compimento la solenne processione; il programma civile, con l’esibizione dei rinomati concerti bandistici, e manifestazioni culturali, canore e divertimento, il tutto racchiuso in una folta cornice di sponsor, infine l’indirizzo internet per “esportare on-line” le immagini della festa e del suo luogo, un servizio virtuale utile per tutti i paesani nel mondo che sono impossibilitati di godere realmente della festa. … LA SOLENNE PROCESSIONE •Nel primo giorno, il sabato, a conclusione della novena, si avvia la solenne processione: il simulacro del Santo, portato in spalla dai fedeli devoti, è preceduto dalle Venerabili Confraternite, dalle autorità religiose, che esibiscono il prezioso reliquiario , seguito dalle autorità civili e militari, dalla cittadinanza e dalla banda che accompagna e conclude il corteo. Le principali vie del paese sono addobbate da un tripudio di coccarde, bandierine e ceri. Al termine del percorso, mentre, nella luce fioca del giorno, si accendono le mille luci delle luminarie, in gloria e onore del Santo Patrono, la comunità sosta davanti al sagrato della Chiesa Matrice per ricevere la Santa Benedizione. … I FESTEGGIAMENTI CIVILI •Nel secondo giorno, la domenica, polo di attrazione è la piazza, al centro della quale, la cassarmonica ospita i musicisti che eseguono prevalentemente classici brani del melodramma, italiano e di musica sinfonica: Cavalleria usticana, Aida, Tosca, Trovatore, Traviata, Norma, Rigoletto, Carmen, Lucia di Lammermoor, Gazza ladra; appuntamento attesissimo dagli amatori e affezionati estimatori raccolti in religioso silenzio intorno al tempietto musicale. Al termine delle esibizioni il Comitato fa gli onori di casa offrendo omaggi floreali e confetti ai concertisti, in una splendida cornice di luci, di applausi, di flash, assorbiti dai profumi dello zucchero a velo e delle nocciole tostate. Un’attrattiva della festa, non meno attesa, è il Luna Park (le giostre), allestito in spazi urbani periferici, è un immancabile luogo di divertimento, un irresistibile richiamo per grandi piccini, in esso una marea di convenuti annega nell’assordante frastuono delle”mixate”musiche alla moda, degli affumicati fast food ambulanti. Nello sfondo nero della notte, chiudono lo scenario i variopinti giochi pirotecnici, che stupiscono tutti ed estendono nel cielo l’allegria e lo spazio della festa. Le ditte dei fuochi d’artificio ingaggiate si sfidano, fuoco contro fuoco, in creatività e meraviglia. Il terzo giorno, il lunedì, è caratterizzato dalla festa goduta soprattutto dai paesani, che assaporano ancora, nel salotto della piazza, la gioia di ritrovarsi in una dimensione magica. La serata conclusiva è enfatizzata dalla presenza di cantanti prestigiosi che hanno lo scopo di aggiungere valore all’intera manifestazione, in una vera e propria inondazione di forestieri. … LA QUESTUA •L’offerta libera di un obolo, è la condizione indispensabile per realizzare la festa, coinvolge tanto la gente comune, quanto enti privati, commercianti, artigiani ecc…. La raccolta dei contributi, in previsione di un preventivo di spesa, è un’operazione delicata e costante che si svolge periodicamente, ma con assiduità:in un primo momento, e specificamente a partire di Ottobre, ogni venerdì sabato e domenica di ciascuna settimana, i questuanti raccolgono le offerte in piazza; in un secondo momento, man mano che si avvicina la data della ricorrenza, questi passano per le case ogni domenica mattina; e in un terzo momento, nei giorni della festa il gruppo si mobilita per il rush finale, chiedendo ulteriori sottoscrizioni con la vendita di biglietti per la riffa di chiusura, resa appetibile dai prestigiosi premi messi in palio, che invitano i cittadini ritardatari all’acquisto dell’agognato biglietto vincente. … L’ALLESTIMENTO •Ogni anno cambiano gli scenari delle luminarie e dei giochi pirotecnici, la regia degli apparati è affidata a veri e propri professionisti del settore, che trovano espressione compiuta nel mezzogiorno d’Italia e soprattutto nel Salento. Le vie principali e la piazza sono magistralmente addobbate con scenografia luminose multicolori, dai disegni modulari geometrici, architettonici e naturalistici. La piazza diventa la scena urbana privilegiata per godere dei suoni, delle luci, dei colori, dei profumi, del passeggio, un luogo per vedere, per incontrarsi e, soprattutto, partecipare. L’edizione precedente è stata definita dalla stampa locale “un phantascenico dai giardino di luci”: il paese, come per magia, si è trasfigurato, agli occhi dei paesani e dei forestieri, in una reggia, proprio una piccola “Versailles”: il recinto a spalliera, alto circa 16 metri, imponente diaframma di luci, che lasciava intravedere la monumentale facciata del Palazzo Ducale, ben si accordava, nello stile naturalistico, ai palmizi che decoravano stabilmente la piazza in una simbiosi di artificio e natura. E’stato un allestimento dimostrativo dell’alto livello raggiunto dalle premiate ditte in questo fiorente settore economico – commerciale: le feste diventano le occasioni, di “piazze”, per nuovi contratti, un terreno dove competere in ricchezza, gusto e fantasia. Il fatto che nel paese la maggior parte degli appuntamenti di festa patronale sono concentrati nel periodo estivo comporta una vera e propria competitività fra i comitati organizzatori degli altri paesi, i quali, per accaparrarsi i rinomati concerti bandistici, le luminarie piu’ sfavillanti e sontuose, i fuochi d’artificio piu’ suggestivi, si prenotano già prima di natale, in una vera e propria corsa a scegliere il meglio.