Atteso da tempo, il bonus matrimonio 2022 (compresi anche il 2021 ed il 2023) avrebbe dovuto rilanciare il settore del wedding, pesantemente colpito dalla crisi causata dalla pandemia.
Tuttavia, il Governo Draghi, con il Decreto Sostegni Bis, ha approvato un contributo a fondo perduto da destinare esclusivamente alle imprese, lasciando a bocca asciutta i futuri sposi.
Vediamo insieme i motivi che hanno portato a queste modifiche.
Bonus matrimonio 2022, cosa è successo?
La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova il settore wedding, che dà lavoro a tantissimi professionisti, fornitori, aziende e artigiani. Secondo l’Istat, nel 2020 sono stati celebrati ben 97mila matrimoni in meno rispetto al 2019, pari al 20% in meno tra celebrazioni religiose e riti civili.
Il tutto ha gravato sulle migliaia di persone che lavorano con i wedding, ma anche sugli sposi che hanno visto slittare la data delle proprie nozze. Ecco perché in molti speravano nel contributo statale del bonus matrimonio 2022.
Nonostante questa situazione, la Commissione Bilancio ha cancellato con un colpo di spugna metà dell’emendamento sul bonus matrimonio, concedendo di fatto l’aiuto in termini economici solo alle imprese, escludendo gli sposi che hanno dovuto dire addio a un contributo fino a 25 mila euro.
Bonus matrimonio 2022, le nuove disposizioni
Il DL Sostegni bis contiene al sul interno una misura volta a dare un aiuto economico concreto al settore wedding, il cosidetto bonus matrimonio 2022, stanziando 60 milioni di euro di contributi a fondo perduto.
La proposta iniziale presentata alla Camera ed al Senato prevedeva un bonus sia per le aziende che per gli sposi, secondo modalità e misure diverse (dal bonus matrimonio 2021).
Gli sposi avrebbero avuto una detrazione pari al 25% delle spese sostenute per l’organizzazione del matrimonio, mentre le aziende avrebbero ricevuto un contributo a fondo perduto.
Bonus matrimonio 2022, gli sposi restano a mani vuote
Sin dall’inizio, il bonus matrimonio non è mai stato visto di buon occhio, specie da quanti lamentavano un sostegno così importante da destinare al settore dei matrimoni, piuttosto che ad altri. Ed ecco che Montecitorio ha deciso di bloccare l’emendamento che includeva uno sconto fiscale per il 2021, 2022 e 2023 a tutti gli sposi, destinando i contributi solo alle aziende.
Resta da capire se questa manovra riuscirà a salvare il settore dalla crisi, se il numero dei matrimoni riprenderà a salire o se, invece, finirà tutto nel dimenticatoio.
Contributo a fondo perduto per le imprese
Il bonus matrimonio 2022 riguarderà un contributo a fondo perduto per tutte le imprese del settore wedding.
Il Governo ha infatti destinato ben 60 milioni di euro ad aziende e professionisti che operano nel comparto dei matrimoni. Il bonus matrimonio 2022 fa parte del Decreto Sostegni bis, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale e convertito in legge.
Il bonus matrimonio 2022 ha dunque l’obiettivo di aiutare le aziende provate dalla crisi a ripartire, attraverso un fondo perduto pari al 30% della propria perdita, mettendo a confronto i dati del 2019 e del 2020.
Inoltre, le attività nate nel 2019 potranno usufruire di un contributo fisso di 5000 euro.
Per richiedere il bonus matrimonio 2022, le aziende dovranno presentare un’autocertificazione, che verrà sottoposta ai controlli dell’Agenzia delle Entrate, in cui sarà indicato il calo di fatturato ed il codice ATECO.
Nonostante il bonus matrimonio 2022 sia stato ben accolto da tutti gli schieramenti politici, pare evidente che si tratti di un aiuto a metà, poiché si è deciso di non sostenere le famiglie che di fatto devono affrontare tutte le spese che un matrimonio comporta.
Ad ogni modo, sappiamo bene che l’amore non si ferma e con esso la voglia di realizzare un sogno come il giorno delle proprie nozze.
Sono sicura che già molti di voi hanno ricominciato a sognare!